Quanti di noi, davanti ad un buon piatto di tagliatelle ai funghi porcini, si è mai chiesto se i funghi potessero avere qualche proprietà da super cibo? Probabilmente nessuno. Giustamente, per altro, visto che il sapore forte e particolare dei funghi fa dimenticare presto qualsiasi buona intenzione nutritiva! Addentriamoci in questo mondo, allora, visto che la varietà di funghi presenti al mondo è enorme. I funghi, in generale, hanno un bassissimo apporto calorico, una quantità di grassi media quasi pari a zero e sono un’ottima fonte di sali minerali. Sono inoltre un ottimo alimento per rafforzare le difese immunitarie, avendo mediamente una buona quantità di vitamine del gruppo B e una serie di antiossidanti utili al nostro organismo. La domanda da porci è: sono o non sono un super cibo? Tra tutti i funghi, ce ne sono alcuni che hanno proprietà nutritive molto più elevate di altri. Un esempio? Il Reishi.
Il Reishi è un fungo che proviene specialmente dall’Asia Orientale (Cina, Corea, Giappone). Il suo nome cinese lingzhi significa letteralmente “fungo soprannaturale” e già questo ci fa capire quanta considerazione la Medicina Tradizionale Cinese avesse di questo particolare fungo. Il Reishi (nome giapponese) è un fungo parassita e si forma sulle parti di corteccia morta di alberi di quercia o castagno. Raccontata così potrebbe far passare la voglia di assumere questo super fungo, ma pensiamo che gran parte dei funghi è parassita: semplicemente traggono vita e nutrienti dalla morte di un essere vivente. Certo, eticamente potrebbe non essere il massimo, ma ricordiamoci che “in natura nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma” (Lavoisier). Tornando al Reishi, il suo nome scientifico è Ganoderma Lucidum ed è un fungo di colore rossastro che cresce soprattutto in primavera. Normalmente viene raccolto ed essiccato, per essere poi venduto in polvere; ultimamente è molto probabile trovarlo sul mercato semplicemente essiccato.
Sembra essere un fungo davvero miracoloso e le testimonianze del suo fantastico apporto al nostro organismo arrivano da ogni parte del mondo. Dal Giappone ci arriva la storia di Tatsuo Kanaki che per più di dieci anni è stato affetto da ulcera duodenale con conseguenti dolori lancinanti che spesso non lo lasciavano neanche dormire di notte. Dopo aver provato di tutto, al malato fu consigliato il Reishi: anche se dapprima contrario e scettico, Tatsuo Kanaki accettò e dopo una settimana il dolore già si affioevolì. Dopo cinque settimane l’ulcera cominciò a ritirarsi e dopo circa un anno il problema era completamente risolto1.
Si discute moltissimo sul Reishi e su quello che può dare all’uomo, ci sono ricerche e studi proprio incentrati solo su questo super fungo. La medicina “occidentale” (se vogliamo chiamare così la medicina a cui ci affidiamo noi solitamente, in contrapposizione a quella tradizionale orientale) definisce il Reishi come un normalissimo alimento, nutriente sì, ma non medicamentoso. Le sostanze contenute all’interno del fungo sono un ottimo supporto per il nostro organismo, ma non spiegano come possa curare alcuni tipi di malattie, diminuire gli effetti collaterali di chemioterapia o aumentare la libido sessuale, ad esempio.
Per tutto questo possiamo riferirci alla Medicina Tradizionale Cinese, dove le sostanze contenute in un alimento sono importanti, ma non l’unica cosa che conta. Infatti, per chi crede ad una medicina che va oltre i numeri e le formule chimiche, il Reishi è un alimento che mantiene in equilibrio le forze che operano all’interno del nostro corpo facendo in modo che l’organismo sia meno soggetto a malattie e a vecchiaia2. La MTC non è considerata qui, ma è anche abbastanza ovvio: per una cultura come la nostra dove sembra essere fondamentale mantenere tutto sotto controllo, una medicina che non spiega scientificamente i risultati che ottiene non può non fare paura. Basterebbe forse guardare la cosa da un punto di vista differente (il professor John Keating de L’attimo fuggente non ha insegnato nulla, facendo salire sui banchi i suoi studenti per far vedere le cose da un’altra angolazione?) per scoprire di avere a che fare con un campo davvero interessante e magico. Ora, non tutti scelgono di credere a queste cose, per le quali non c’è neanche troppo bisogno di spiegare o di fare ricerche, in quanto l’energia e l’equilibrio interiore non necessitano di spiegazioni. Rimanendo nella nostra medicina, invece, andiamo ad analizzare quali benefici può portare il Reishi al nostro organismo.
1) Longevità
Una delle caratteristiche per cui più il Reishi è conosciuto è proprio il fatto che allunghi la vita delle persone. Come sempre, noi di SuperCibo.com, ci teniamo a dare questo messaggio: nessun super cibo è miracoloso e nessun alimento, anche se straordinario, può portare a risultati eccellenti se non abbinato ad un’alimentazione sana e corretta e ad un’attività fisica costante (anche solo delle passeggiate, dei break dalla vita sedentaria che siamo ormai in molti abituati a condurre). Detto questo, studi scientifici condotti in laboratorio hanno dimostrato che il Reishi è un antiossidante naturale e unito ad altre erbe medicinali tratte dal The Shen Nong Ben Cao Jing, il più antico compendio di medicina naturale cinese, può davvero aumentare la longevità di chi lo assume. Tecnicamente, le sostanze antiossidanti del fungo hanno funzione neuro-protettiva e possono contrastare efficacemente gli effetti dell’invecchiamento a livello cellulare3.
2) Anti-depressivo
Alcuni studi sul Reishi hanno portato alla luce anche una capacità anti-depressiva e ansiolitica. Un estratto di Ganoderma Lucidum disciolto in acqua è stato somministrato in laboratorio e si è dimostrato che può essere un valido aiuto contro ansietà e depressione4. Anche qui è necessario fare una precisazione: in queste inchieste non vogliamo assolutamente sostenere che assumere Reishi o qualunque altro super cibo con proprietà anti-depressive possa sostituire in alcun modo le terapie mediche e le indicazioni fornite dagli esperti. La depressione è una malattia che va curata approfonditamente, assumere i cibi giusti può semplicemente aiutare il nostro organismo a combattere a livello cellulare alcuni disagi che portano a fenomeni di ansia e di depressione.
3) Prevenzione contro i tumori
Le sostanze antiossidanti contenute in questo super fungo aiutano a prevenire la formazione di radicali liberi all’interno del nostro organismo. I radicali liberi sono un fenomeno che fa parte del ciclo cellulare e non si può (e non si deve!) eliminare. A volte le condizioni esterne come lo stress, il fumo, l’inquinamento ambientale, possono portare l’aumento della formazione di questi radicali liberi. La diretta proporzione tra l’aumento dei radicali liberi e la formazione di cellule cancerogene è stato più volte dimostrato: è quindi esatto dire che un alimento che aiuta a prevenire la formazione di radicali liberi in eccesso può, a lungo termine, aiutare a prevenire la formazione di cellule cancerogene. Oltre a questo, alcuni studi recenti hanno anche dimostrato che alcune sostanze contenute nel Ganoderma Lucidum di diversa provenienza (Cina e Messico) possono avere effetti inibitori su alcuni tipi di cellule tumorali5.
4) Afrodisiaco
Come può un fungo essere considerato afrodisiaco? O meglio, come può un qualunque elemento essere considerato afrodisiaco? Ci sono due aspetti da trattare: il primo, relativo ad una questione puramente scientifica, è che il Reishi, come altri alimenti e come molte medicine considerate un booster per la libido, non fa altro che aumentare la pressione sanguigna. Aumentando la pressione del sangue è più facile che esso raggiunga tutte le parti del corpo più facilmente e in modo più funzionale, con tutte le conseguenze del caso. Il secondo aspetto è quello dell’energia interiore, propria della Medicina Tradizionale Cinese: sempre nel The Shen Nong Ben Cao Jing il Lingzhi viene catalogato come un alimento che equilibra il Qi, ovvero appunto la forza vitale che c’è in ognuno di noi, aiutando le prestazioni sessuali e l’interazione con l’altro sesso. Provare per credere!
5) Reni
Sia la medicina antica che quella moderna trovano nel Reishi un ottimo alimento per aiutare le funzioni renali. Recenti studi, ad esempio, hanno dimostrato che, in caso di patologie diabetiche, assumere estratto di Ganoderma Lucidum aiuta a prevenire i possibili problemi renali causati dalle medicine assunte proprio contro il diabete6. Inoltre il maggiore afflusso di sangue provocato dall’aumento della pressione sanguigna aiuta i reni a funzionare correttamente. I reni, poi, nella Medicina Tradizionale Cinese, sono un punto molto importante da cui passa tanta dell’energia vitale del nostro corpo.
Il rene della medicina cinese si chiama Shen. Il rene “energetico” (come tutti gli organi) contiene un’ anima. Quella del Rene si chiama Zhi e può essere tradotto con volontà. È la nostra determinazione, la nostra forza strutturale, la nostra capacità a superare le diverse “difficoltà” che la vita ci “regala”. Insomma il rene è la nostra radice, la “radice” di ogni uomo.Il rene “soffre” quando vi è un eccesso di responsabilità. Anzi al riguardo vi è una (apparente) contrapposizione.
Da un lato il nostro rene non accetta troppe responsabilità, dall’altro rappresenta la necessità di farsi carico della propria vita
Quindi il Reishi è un super cibo oppure no? Crediamo si possa affermare che certamente lo è, sia dal punto di vista puramente scientifico che dal punto di vista mistico e magico. In tutti gli studi scientifici riportati non sono stati trovati effetti collaterali di nessun tipo, quindi si può dire che il gioco vale la candela: una serie di benefici, veri o presunti, scientifici o mistici, per nessun effetto collaterale. Si può dire che inserire il Reishi nella propria alimentazione sia qualcosa di cui sarebbe sciocco fare a meno!
Note:
1) Reishi, Il Fungo dell’Immortalità; Frank Daniel Schulten; ed. Il Punto d’Incontro; 2007
2) http://www.reishi.com/what-is-reishi.htm
3) http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24373151
4) http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24369991
5) http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24941039
6) http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24211521